venerdì 19 giugno 2009

domenica 7 giugno 2009

Giornata Comunicazioni: Web2.0 nuova "Finestra" tra Chiesa e territorio


“In questi anni, sta crescendo la sensibilità del territorio verso i media: soprattutto quest’anno, grazie all’invito del Papa – che può suonare come proposta provocatoria - a coniugare due mondi, quello virtuale e quello reale, che di solito siamo portati a contrapporre”. È il “bilancio” che don Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio Cei per le comunicazioni sociali, traccia in vista della prossima Giornata mondiale. “Le nuove tecnologie, ormai, sono già in agenda”, spiega don Pompili in un’intervista “on line” al SIR: “Non bisogna decidere se inserirle o no in essa, ma se viverle con consapevolezza critica, con la capacità di formare un punto di comunicazione rappresentativa, o semplicemente limitarci ad un atteggiamento attendista. La Chiesa italiana ha da tempo fatto la scelta di essere presente sul web: quest’anno, poi, in vista della Giornata, da dopodomani – all’interno del sito dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali - sarà disponibile uno spazio video, una fotogallery e soprattutto uno spazio riservato alle diocesi, al territorio, per privilegiare la dinamica interattiva tipica del web 2.0, dove non ci si limita a beneficiare dei contributo, ma si reagisce attraverso i propri contributi. Una sorta di finestra aperta sul territorio diocesano, come punto di riferimento con cui entrare in contatto ed interagire”. Quanto al rapporto tra media ed educazione, don Pompili fa notare che “l’approccio del Papa è molto realistico: né pregiudizialmente contrario, né ingenuamente acritico. È il fattore umano, il soggetto che comunica, l’unico capace di trasformare il mondo del web da un mondo di semplici connessioni ad un mondo di relazioni: non limitandosi ad offrire ai frequentatori della rete la possibilità di girovagare, ma anche quella di orientarsi. Anche i giovani, infatti, pur essendo nativi dell’era digitale, hanno bisogno di acquisire competenze e abilità: non basta ‘navigare’, se non si sa in quale direzione andare”. A che punto siamo, nella realizzazione concreta della figura dell’”animatore della cultura e della comunicazione”, proposta dal Direttorio? “Come spesso accade – la risposta del direttore dell’Uncs – le idee camminano più veloci delle applicazioni pratiche. Potremmo dire che la domanda comincia a serpeggiare, non supportata però da una coscienza diffusa: si pensa ancora che sia un ‘lusso’ per chi ha il ‘pallino’ della comunicazione…Per questo è necessario continuare a promuovere l’animatore della cultura e della comunicazione, come modo per coinvolgere in particolar modo i giovani: da parte sua, la comunità cristiana è chiamata a saperla valorizzare, come un modo nuovo per tenere insieme la chiesa e il sagrato, un ‘ponte’ tra la liturgia e la strada"


Fonte: SIR 23 maggio 2003

FSCC: lavoro per tutti noi!


Sinceramente pensavo di scatenare una bella discussione postando indirizzi di siti internet di parrocchie della nostra provincia....e invece nulla!!
Giustamente fa piacere vedere la nostra terra, in particolar modo il "mondo ecclesiastico", a passo con i tempi...
metterei in dubbio tutto ciò che si afferma sul fatto che non ci sono soldi o lavoro... soprattutto se la vediamo con gli occhi di noi FUTURI COMUNICATORI: pensate che miniera la nostra terra... altro che carità: la Chiesa offre posti di lavoro a molti di noi!!!!
o no??
no...
si....
mah....

sabato 30 maggio 2009

Guardate un pò...

In questo caso, caso clamoroso, andiamo un pò oltre la comunicazione mediata tra Chiesa e fedeli...vediamo le notizione su parte del mondo ecclesiastico...

lunedì 25 maggio 2009

questo forse vi stupirà di più!

Signori e Signore penso che abbiamo raggiunto il top: un motore di ricerca per soli cattolici!!! come si chiama???
CATHOOGLE.
In pratica è un motore di ricerca molto sofisticato e protegge gli occhi puri, santi e per nulla peccaminosi dei cattolici, a spasso su internet, dalle tentazioni del maligno!
Navigando utilizzando questo motore di ricerca non ci saranno incontri inconsueti che potrebbero turbare l'animo del naufrago cattolico dellla rete.

e non ditemi che non lo sapevate!!!


Su avanti, lo sapevate che c'era un sito tutto per loro!! E beh, mi sembra ovvio, tante parrocchie si e proprio il Vaticano no????

domenica 24 maggio 2009

CARTA D'IDENTITA' DIGITALE

1993: piccolissima, apprendo da spiegazioni datemi a casa che esiste un aggeggio (diverso dalla macchina da scrivere che conoscevo abbastanza bene e che distruggevo di continuo) che serve anche a scrivere ed a stampare fogli con scritte simili a quelle dei libri. Mi imbattei in questo oggetto stressando mia madre alle prese con la stesura della sua tesi di laurea.

1997: iniziano occasionalmente i miei primi contatti con in gameboy. È divertente ma nonostante tutto non provo una passione sfrenata nei confronti dell’omino che corre o (poveraccio!!) si fa mangiare da creature tutte particolari. In questo stesso anno e l’anno successivo iniziano i miei primi approcci con il computer: Paint è un passatempo piuttosto divertente.

2000: frequento le scuole medie e in occasione di un progetto scolastico mi trovo coinvolta nella stesura di una tesina. Apprendo un’altra cosa: il computer non solo dà la possibilità di scrivere ma anche la possibilità di consultare floppy disk e cd-rom contenenti informazioni. Inoltre scopro che esiste Internet, uno strumento utile per conoscere tante cose. Grazie al progetto inizio a muovere i primi passi in Word.

2001: a casa mia viene ospitato uno dei primi computer… non aveva neanche il mouse ed era piuttosto malandato. Per far si che potessi almeno giocare o scrivere con quel computer dovevo procedere a scrivere codici e sigle senza (ahimè) conoscere il minimo significato di quelle lettere e di quei numeri.

2003: il cellulare tutto mio arriva proprio quest’anno. È un Telit. La mia scuola dista 70 chilometri da casa ed è un mezzo per tenermi in contatto con i miei in casi particolari. In ogni caso il cellulare rimarrà sempre uno strumento marginale nella mia vita: sms e telefonate anche nell’era degli mms e videochiamate.

2004: compro il mio primo (ed ancora unico) pc. A scuola imparo ad usare Excell ed alcuni programmi di matematica come Derive. Inizio a muovere i primi passi in rete.

2005: sempre a scuola, inizio ad utilizzare Power-Point aiutata da un amico. Da allora credo sia l’unico programma che non ha segreti per me. Lo adoro perché mi dà la libertà di giocare con un sacco di strumenti ed è semplicissimo da usare…e poi fa la sua bella figura!

2007: ho internet, dopo mesi e mesi di richieste ed impossibilità di avere la linea. La prima cosa che cerco su internet è l’Unical!!! Informazioni varie per l’imminente iscrizione. Mi iscrivo ad msn, e creo il mio account di posta elettronica. Nessun altro social network: matura in me l’idea che tutto ciò che gira in rete non è sicuro, conoscere altre persone affidandosi ai social network è affidarsi al non-senso e alla falsità di un altro mondo diverso e più pericoloso di quello reale. Msn resta il luogo dove poter scherzare e chiacchierare con i pochi e veri amici che si conoscono bene. Anche le ricerche in rete su argomenti di cultura mi lasciano l’amaro in bocca: troppi errori di grammatica e sviste di battitura rendono ai miei occhi il contenuto poco affidabile.

2008: grazie all’Esercitazione di Informatica I scopro alcuni servizi di Google.

2009: il corso di Ambienti Digitali mi “costringe” a creare un blog. Nei primi 2-3 giorni dalla creazione del blog sperimento il potere di dipendenza della rete. Motivo? La curiosità di vedere chi poteva rispondere ai miei post e dicendo cosa!