Ho voluto postare questo simpaticissimo video tratto dalla celebre commedia "Sister Act" per riflettere su un paio di cose insieme a voi. Pensiamo un solo istante alla trama del film, poi spostiamo lo sguardo sul video postato... il nocciolo è questo: la chiesa è vuota, l'Inno Sacro "tradizionale" stupisce i soliti pochi fedeli presenti alla funzione ma tutto finisce lì. Il canto poi cambia, Suor Maria Claretta ha "vestito" il tradizionale Salve Regina in un canto coinvolgente e ritmato. Uno spiraglio aperto e dedicato al mondo giovanile, tant'è che percependo tali melodie i ragazzi attratti entrano in chiesa.
Se qualcuno pensa che tutto ciò con i new media non ha nulla a che fare secondo me si sbaglia. L'idea di fondo a mio parere è sempre la stessa indipendendemente dal media utilizzato: la Chiesa cerca di attrarre a sè tutti, in particolare i giovani e per coinvolgere loro ha bisogno di usare i linguaggi e gli srtumenti di quella generazione lì, deve stare a passo con i tempi!
Ma in tutto ciò, c'è sempre dello spirituale alla base? C'è forse il rischio di scadere in una gara a chi riesce ad avere l'idea più geniale per coinvolgere più gente? E la gente, quando risponde in maniera positiva, lo fa perchè è attratta dal mezzo e dal messaggio o solo dal mezzo?
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