sabato 9 maggio 2009

"PORTARE CRISTO OGGI CON I MEZZI DI OGGI"


Giacomo Alberione nasce a San Lorenzo di Fossano (Cuneo) il 4 aprile 1884 e fin da piccolo il suo desiderio è quello di diventare sacerdote.

Nella notte del 31 dicembre 1900, che divide i due secoli, prega per quattro ore davanti al Santissimo Sacramento. Una “particolare luce” gli viene dall'Ostia, e da quel momento si sente “profondamente obbligato a far qualcosa per il Signore e per gli uomini del nuovo secolo”: “obbligato a servire la Chiesa” con i mezzi nuovi offerti dall'ingegno umano. L'itinerario del giovane Alberione prosegue intensamente negli anni dello studio della filosofia e teologia. Il 29 giugno 1907 viene ordinato sacerdote. Comprende che il Signore lo guida ad una missione nuova: predicare il Vangelo a tutti i popoli, nello spirito dell'Apostolo Paolo, utilizzando i mezzi moderni di comunicazione. Tale missione, per avere efficacia e continuità, deve essere assunta da persone consacrate, poiché “le opere di Dio si fanno con gli uomini di Dio”.

Così il 20 agosto 1914, mentre a Roma muore il Santo Pontefice Pio X, ad Alba Don Alberione dà inizio alla “Famiglia Paolina” con la fondazione della Pia Società San Paolo. L'inizio è poverissimo, secondo la pedagogia divina: “iniziare sempre da un presepio”. Lentamente la “Famiglia” si sviluppa, le vocazioni maschili e femminili aumentano, l'apostolato si delinea e prende forma. Alla fine sono dieci le istituzioni (inclusi i Cooperatori Paolini), unite tra loro dallo stesso ideale di santità e di apostolato: l'avvento di Cristo “Via, Verità e Vita” nel mondo, mediante gli strumenti della comunicazione sociale.

Del Beato Giacomo Alberione hanno scritto così:


"Umile, silenzioso, instancabile, sempre vigile, sempre raccolto nei suoi pensieri, che corrono dalla preghiera all'opera, sempre intento a scrutare i “segni dei tempi”, cioè le più geniali forme di arrivare alle anime, il nostro Don Alberione ha dato alla Chiesa nuovi strumenti per esprimersi, nuovi mezzi per dare vigore e ampiezza al suo apostolato, nuova capacità e nuova coscienza della validità e della possibilità della sua missione nel mondo moderno e con i mezzi moderni".

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